lunedì 22 agosto 2011

Libia, quando la rivolta passa dalla rete

Leggo oggi su Wired.it che il governo di Gheddafi è ormai agli sgoccioli e questa vicenda è senza dubbio accompagnata dalla rete che ha avuto sicuramente un ruolo da protagonista in questa rivolta che ha visto il popolo libico ribellarsi al suo dittatore.

Da qualche giorno ormai Tripoli è sotto assedio dei ribelli e dove Gheddafi cerca di resistere minacciando di far esplodere la città, nel frattempo due figli del Rais si sono arresi.
Dopo un lungo periodo di oscuramento dei provider libici, la rete è nuovamente on. Fiumi di messaggi e chiamate Skype arrivano dalla popolazione che chiede ora la libertà.
La rete non è del tutto tornata ma sembra che in determinate ore della notte sia possibile navigare.
Nei giorni scorsi, come riporta Al Jazeera, gli abitanti di Tripoli hanno ricevuto degli sms che li incitavano a scendere per le strade e combattere. Non è ancora chiaro chi fosse il mittente di quei messaggi ma, dalle ultime notizie, sembra proprio che il regime di Gheddafi stia per cadere definitivamente.
La situazione in Libia è comunque ancora molto caotica ed è possibile seguire l'evento quasi in diretta grazie a vari canali Twitter.
La rete sta avendo un ruolo fondamentale nella libertà degli uomini e porprio in questa circostanza ci sta nuovamente dando prova della sua forza.

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