giovedì 26 agosto 2010

Web is dead. Long live to Internet? Desktop App Rulez

Ormai non si parla di altro.
L'articolo di Chris Anderson e Michael Wolff uscito su Wired US ha creato veramente scalpore. Scalpore che a parer mio è soltanto un darsi ad interndere che nessuno si aspettava quanto scritto nell'articolo che potete leggere integralmente qua. Leggendo le riflessioni riportate invece su Wired IT mi viene voglia di fare una breve riflessione su quanto scritto in questi due articoli...

 Davvero potevamo pensare che il mondo della rete potesse continuare a vivere grazie ad i Browsers senza alcun tipo di evoluzione?
La rivoluzione digitale ci ha insegnato che il mercato va sempre più verso una semplificazione del mondo. Il Mobile poi ci sta portando in direzioni disparate che fino a circa tre anni fa erano praticamente impensabili. Gli Smartphone e la navigazione dei touch portano ad interfacce ed esperienze sempre più intuitive.
L'utente predilige sempre più una personalizzazione del proprio Desktop. Le memorie dei PC, occupate ancora oggi per circa l'80% da applicazioni che l'utente medio non utilizzerà mai e spesso non ne verrà mai a conoscenza, diminuiranno a mio avviso sempre di più, obbligando così l'utente a personalizzare quanto crede meglio la propria macchina proprio come succede per il proprio smartphone.
Il Web non morirà nel termine letterale della parola, ma come tutto si trasformerà diventando sempre più un contenitore di Applicazioni che sarà l'utente a scegliere a suo piacimento. L'iPad e tutti i Tablet sono i primi segnali che la rivoluzione digitale sta andando proprio in questa direzione.
Voglio finire questo pezzo con una frase di Tim O’Reilly con il quale sono perfettamente d'accordo:
“Il Web si è dimostrato essere una sorta di fase adolescenziale di Internet. Non è il capitolo conclusivo della rivoluzione digitale. Piuttosto, sta diventando una delle tante app che permettono la fruizione di Internet, e non necessariamente le più importante”
Come dargli torto...

1 commento:

Jakarta ha detto...

I agree with you.